FONDAZIONE PESENTI ETS

Il Racconto di Edoardo da Madrid, Spagna – I Trimestre

Il racconto di Edoardo: da Treviglio (BG) a Madrid (Spagna) per un anno con Intercultura e il supporto di Fondazione Pesenti.


I rapporti con la famiglia ospitante.

Il rapporto con la mia famiglia ospitante è stato fin da subito buono; sono stati estremamente accoglienti e calorosi. Fin da subito ho instaurato un bel rapporto soprattutto con mio fratello, con il quale vado in palestra tutti i giorni e talvolta usciamo anche insieme; per esempio, siamo andati allo stadio del Rayo Vallecano, all’autocinema e in un parco a fare calisthenics con dei suoi amici. Nonostante il buon rapporto con i miei genitori, non sono mancati temi e momenti di confronto, come per esempio la partecipazione in famiglia: in Spagna è molto importante stare tutti insieme in alcuni momenti, dopo cena o appena prima di un pasto, diversamente da come ero abituato a casa. Inizialmente mi hanno chiesto quindi una maggiore partecipazione, e naturalmente non ho avuto nessun problema ad adattarmi.

I rapporti con la comunità ospitante e gli amici.

L’interazione con la comunità ospitante è stata abbastanza buona. Gli spagnoli sono molto aperti ed accoglienti, ma nonostante questo è toccato a me fare il primo passo… in classe nessuno è venuto a “cercarmi” per conoscermi, però, una volta sbloccato l’empasse iniziale tutto è stato facile. Gli amici più stretti che ho per ora sono comunque gli altri studenti di AFS; nonostante le differenze dovute alla nostra provenienza (c’è gente da tutto il mondo), abbiamo creato fin da subito un forte legame; infatti, ci troviamo quasi ogni weekend per uscire a fare un giro per Madrid.

Il mio andamento scolastico, sia dal punto di vista del profitto, sia nei confronti delle relazioni interpersonali (con i compagni e con i professori).

Il mio andamento scolastico per ora è abbastanza difficile da decifrare, ci sono materie in cui vado molto bene, come per esempio inglese, ed altre in cui faccio molta più fatica, come per esempio lingua e letteratura spagnola nonostante io abbia studiato spagnolo per 6 anni. Ad oggi ho ricevuto solo quattro valutazioni di cui tre molto buone.

Il rapporto con i professori è stato un po’ più difficile, nessuno di loro sapeva che io fossi un exchange student ed alcuni di loro non sembravano neanche particolarmente interessati a saperlo, tant’è che talvolta ancor oggi non ricordano né il mio nome né la mia provenienza. Fortunatamente questo non è un problema insormontabile.

In generale durante le lezioni capisco quasi tutto ciò che i professori dicono e non ho particolari problemi a seguire, anche se avrei decisamente preferito ricevere più attenzione da alcuni di loro. Per quanto riguarda i compagni, invece, una volta che mi sono “avvicinato” ed ho provato a parlare loro, si sono rivelati molto simpatici e accoglienti, tant’è che mi diverto davvero tanto in classe, sia durante le lezioni che nel tempo libero a scuola.

Il mio tempo libero.

Le primissime settimane, quando ancora non mi ero ambientato, tendenzialmente o stavo in famiglia o andavo in palestra con mio fratello, ma una volta creata la rete di amicizie tutto è cambiato e ora impiego il mio tempo in svariate attività. Il pomeriggio vado in palestra almeno cinque volte a settimana, guardo dei film e talvolta esco in centro a Madrid soprattutto con gli altri exchange students. Sono inoltre riuscito a trovare una squadra di baseball, o meglio, me l’ha trovata la mia famiglia ospitante ancor prima del mio arrivo! Il baseball è lo sport che praticavo anche in Italia e questa attività mi tiene occupato tra le due o le tre volte a settimana.

Le cose che mi hanno particolarmente colpito in questo Paese (sia in positivo, sia in negativo).

Ciò che mi ha positivamente colpito di questo Paese, la Spagna, di questa città e della sua cultura è l’apertura mentale delle persone, veramente molto socievoli e calorose, disposte ad aiutare. La cucina, inoltre, mi sta piacendo più del previsto. Altro aspetto che veramente mi ha colpito è l’ottimo funzionamento e l’ottima organizzazione dei trasporti pubblici, a costi per altro estremamente agevolati. Ciò che invece più mi ha “stranito” è stato il fatto che talvolta, le persone spagnole, data la loro grande apertura e il loro essere socievoli, tendono a dirti delle cose e a farti notare alcune differenze, risultando magari piuttosto dirette e senza “tatto”.

3 parole che descrivono la mia esperienza fino a questo momento (spiega il perché della scelta).

“Crescita”, perché questa esperienza mi sta facendo crescere molto e so che continuerà a farlo anche in futuro. “Scoperta”, perché sto imparando moltissime cose nuove, dalla lingua alla cultura. “Felicità”, perché mi sto trovando estremamente bene ed ora come ora per nulla al mondo tornerei a casa.

Aneddoti/Commento aperto.

I momenti più belli del mio anno finora sono state le due orientations di AFS. Ho avuto la possibilità di passare quattro giorni con altri trenta studenti provenienti da tutto il mondo che, come me, stanno facendo questa incredibile esperienza; il tutto accompagnato da dei volontari estremamente preparati e simpatici, i quali organizzano attività varie e divertenti.