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Il racconto di Silvia da Yasothon, Thailandia – I trimestre

I rapporti con la famiglia ospitante


In Thailandia il nucleo familiare è molto importante: nonni, genitori, figli, zii e cugini vivono assieme o comunque si trovano spesso. Infatti, la mia famiglia è così: a casa vivo con mamma, papà e le due figlie di mio fratello che io considero “sorelline”.
Ma dopo scuola vado in ufficio dove si svolge il business di famiglia quindi passo tempo con i miei fratelli, le loro fidanzate e le mie nipotine.
Ho legato molto con la fidanzata di mio cugino, ha 21 anni e vive a Bangkok perché fa l’università lì quindi ho la possibilità di vederla quando torna nella mia città. Mi piace passare il tempo con la mia famiglia, essendo molto grande non mi annoio mai.

I rapporti con la comunità ospitante e gli amici


Comunicare con facilità e senza fraintendimenti penso sia una delle principali difficoltà che sto affrontando per ora.
La lingua thailandese è difficile e molto diversa dall’italiano, quindi la comunicazione è difficile e non trovandomi nella capitale non è scontato che tutti sappiano l’inglese. Per esempio la mia famiglia non parla in inglese quindi, per le comunicazioni più importanti, mi devo affidare a mia zia o a mia cugina che sanno entrambe le lingue.
Anche per quanto riguarda gli amici tendo a legare di più con coloro che sanno la lingua inglese poiché con le persone che non lo sanno è difficile comprendersi e poter avere un dialogo.

Il mio andamento scolastico, sia dal punto di vista del profitto, sia nei confronti delle relazioni interpersonali (con i compagni e con i professori)


I primi giorni di scuola hanno accolto me e gli altri exchange student calorosamente, organizzando per noi una cerimonia buddista. Studenti e professori sono venuti da noi e ognuno di loro ha legato ai nostri polsi bracciali di filo bianco, è stato emozionante.
Gli studenti stravedono per noi ragazzi stranieri, molti di loro vedono per la prima volta persone di altre nazionalità.
Molti ragazzi non sanno parlare in inglese o altri sono troppo timidi ma sono sempre estremamente gentili e felici di integrarci nelle attività.
Con i professori ho un rapporto sereno, scherzoso ma allo stesso tempo di rispetto.
Il mio andamento scolastico è buono, riesco a comprendere le lezioni inglese e per questo sono felice perché pensavo sarebbe stata una grande difficoltà. Un mese fa abbiamo fatto i test di fine semestre e sono riuscita a raggiungere un buon punteggio in tutte le discipline.
A scuola svolgiamo principalmente materie scientifiche, ma anche lo sport è molto presente.
Noi exchange students, inoltre, abbiamo la possibilità di fare attività per conoscere meglio la cultura: lezione di lingua thai, thai dancing, thai boxing, thai music e qualche volta ci capita di cucinare assieme alle insegnanti che hanno il piacere di farci imparare a cucinare qualche piatto tipico.

Il mio tempo libero


Durante la settimana, finita la scuola, raggiungo l’ufficio dove c’è il resto della mia famiglia, qualche volta mangiamo lì altrimenti andiamo a mangiare da qualche altra parte. Certe volte dopo cena mio fratello con la sua ragazza fa qualche attività e io con le sorelline ci aggiungiamo a loro: andiamo in palestra, in piscina, al parco a correre o certe volte a fare skateboard.
Nel weekend che passo con la famiglia solitamente andiamo nella seconda casa che si affaccia sul lago, mangiamo, cantiamo e balliamo altrimenti passiamo il weekend in altre province vicino a Yasothon. Altri weekend li passo con mia zia, ci piace cucinare piatti tipici e internazionali, per le 17 andiamo a fare un giro nelle risaie e ci godiamo il tramonto. Altre volte organizzo qualche uscita con gli exchange students e altri compagni thai conosciuti a scuola con i quali vogliamo fare amicizia: andiamo al caffè, a mangiare oppure facciamo un giro per il centro commerciale che abbiamo in città. Quando torna mio cugino con la sua ragazza passo con loro il weekend cucinando, parlando e facendo qualche giro.

Le cose che mi hanno particolarmente colpito in questo Paese (sia in positivo, sia in negativo)


I thailandesi hanno uno stile di vita molto blando, si può notare a scuola dove abbiamo molto tempo libero. Non organizzano la giornata quindi capita spesso che prendano decisioni sul momento senza averle comunicate precedentemente. Molto spesso non mostrano le loro emozioni e quindi possono capitare incomprensioni. I thailandesi sono delle persone molto solari ed estremamente gentili, infatti mi hanno accolto benissimo e tutt’ora li trovo disponibili per qualsiasi problema.

3 parole che descrivono la mia esperienza fino a questo momento (spiega il perché della scelta)

  • Abitudini – ovviamente arrivata in un Paese nuovo, in una nuova casa e con persone diverse ho dovuto crearmi una nuova routine e ho preso nuove abitudini che in Italia non avevo.
  • Comunicazione – la famiglia ristretta, con cui vivo ogni giorno, non sa la lingua inglese se non per qualche parola quindi capitano spesso delle incomprensioni o è capitato che dessero per scontato qualcosa che per me non lo era affatto, ma comunque quando succedono queste situazioni sappiamo risolverle con serenità.
  • Prospettiva – vedo le cose in una prospettiva diversa, cose che in Italia sarebbero state per me una grandissima sfida e difficoltà qua sono ormai nella mia zona di comfort. Cose che in Italia mi sembravano grandi e importanti qua sono diventate delle piccole cose che non attirano più la mia attenzione.