Giovanna Zucconi lascia il CdA della Fondazione Pesenti.
Il Consiglio di amministrazione del 27 aprile ha approvato all’unanimità la cooptazione della dott.ssa Daniela Hamaui.
Biografia
È nota per aver creato e diretto dal 1996 “D la Repubblica delle donne” un news magazine al femminile fino ad allora sconosciuto al mercato italiano. Il settimanale diventa presto una delle bandiere dell’emancipazione femminile in Italia e la dottoressa Hamaui attraverso le sue pagine, e grazie al suo impegno civile, conduce una moderna campagna di valorizzazione del ruolo della donna nella nostra società.
Nata a Il Cairo, di nazionalità italiana, si è laureata in Lettere moderne all’Università degli Studi di Milano.
Frequenta il primo biennio dell’Ifg (istituto per la formazione al giornalismo) gestito da Ordine e Regione Lombardia, diventa giornalista professionista nel 1979.
Collabora con Makno e Consuledis e con Repubblica.
Nel marzo del 1980 viene assunta in Rizzoli.
Collabora con l’inserto culturale del Corriere della Sera e poi con il domenicale del Sole 24ore.
Nel 1988 viene chiamata in Mondadori al mensile Cento Cose dove nel 1995 diventa direttore.
Nel 1996 il gruppo Repubblica le chiede di ideare e dirigere D, settimanale femminile allegato al quotidiano. Lì rimane fino al febbraio del 2002 creando Dcasa e gli Album di Repubblica.
Nel 2002 Carlo Caracciolo e Carlo De Benedetti la nominano, prima donna in Italia, direttore dell’Espresso, il più importante newsmagazine italiano.
Nel luglio del 2010 lascia l’Espresso e diventa direttore editoriale dei periodici di Repubblica. Crea e dirige R7 e partecipa all’ideazione di Rsera, primo quotidiano solo per i tablet.
Nel 2011, oltre alla direzione editoriale dei periodici, dirige Velvet e nel 2012 anche D di Repubblica che trasforma nel marzo 2013. Lascia il gruppo alla fine del 2015.
Da maggio del 2017 alla fine del 2919 è direttore di Vanity Fair.
Dal marzo 2019 tiene al Naba un corso di Editoria e moda.
Dal gennaio 2020 è consulente editoriale della rivista Archivio Magazine
È attiva su Facebook, Twitter, Linkedin e Instagram.
Nel 1999 vince la Minerva d’oro e nel 2004 il premio Bellisario.