Il racconto di Giorgia Pagnoncelli: da Bergamo alla Germania, (città Luedenscheid) per un anno con Intercultura e il supporto di Fondazione Pesenti.
I TRIMESTRE: SETTEMBRE – NOVEMBRE 2019
I rapporti con la famiglia ospitante:
Pure avendo cambiato famiglia da poco, devo dire che mi sto trovando veramente bene e il clima in casa è molto accogliente. Sono già molto legata ad una delle due sorelle, però mi trovo molto bene anche con l’altra sorella e con la mamma.
I rapporti con la comunità ospitante e gli amici:
Una delle prime cose che ho notato è che le persone non sono così fredde come da stereotipo, anzi spesso proprio il contrario. Per quanto riguarda gli amici, la difficoltà maggiore è la lingua, ma nonostante ciò ho già un gruppetto di amici.
L’inserimento e l’andamento scolastico, sia da un punto di vista del profitto che delle relazioni personali con insegnati e alunni:
A scuola seguo tutti i corsi che seguivo in Italia (quindi pure Chimica, Fisica..) e penso che la difficoltà maggiore sia la lingua, anche perché ci sono molti termini tecnici. Però i professori sono comprensivi e anche i compagni mi aiutano.
Le attività extrascolastiche:
Ho iniziato un corso di tennis, e prima, con l’altra famiglia, seguivo anche un corso di danza di coppia col fratello ospitante, ma non mi piaceva molto. Inoltre, tra poco andrò a fare una prova di danza moderna/hip hop con mia sorella ospitante.
Le 3 cose che non dimenticherò mai (positive):
1 Prima settimana al seminario d’arrivo
2 Quando la mia attuale sorella ospitante mi ha detto che la sua famiglia aveva deciso di ospitarmi
3 Quando ho visitato Dortmund con la mia tutor
Le 3 cose che non dimenticherò mai (negative, se ci sono):
Non ho tre momenti precisi, ma in generale tutto il primo mese perché nell’altra famiglia non mi trovavo affatto bene e sentivo moltissimo la mancanza di casa. L’unica cosa può essere quando l’altra famiglia mi ha portata a caccia.
Altro (aneddoti, riflessioni, bilanci):
Per quanto riguarda la lingua all’inizio, pur avendo studiato tedesco per tre anni a scuola, facevo veramente fatica perché vivere nel paese e dover parlare coi locali è diverso. Ma posso dire che ora dopo più di un mese sento già grandi miglioramenti
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