27 novembre 2018 – In omaggio all’apertura della Stagione Scaligera, Fondazione Pesenti sostiene il tradizionale appuntamento con le pubblicazioni degli “Amici della Scala”, voluto e promosso negli anni dall’Associazione e dalla sua fondatrice e presidente Anna Crespi.
Amici della Scala in occasione dell’apertura della stagione scaligera 2018-2019 ha scelto di pubblicare il volume “GIORGIO STREHLER e i suoi scenografi”.
IL LIBRO
Un libro di grande formato in edizione bilingue, corredato da un ricco apparato di immagini. Il volume ripercorre la carriera del regista, seguendone le produzioni al Teatro alla Scala, al Piccolo Teatro di Milano, in teatri internazionali quali Parigi, Vienna e Salisburgo.
Il taglio del libro è singolare, perché esamina gli allestimenti realizzati dal grande regista attraverso la prospettiva degli scenografi che, di volta in volta, sono stati suoi collaboratori.
Si scoprirà come il teatro di Strehler prenda una conformazione compiuta grazie ad artisti come Leonor Fini, Renato Guttuso, Fabrizio Clerici, Felice Casorati, Gianni Ratto, Ludwig Sievert, Giulio Coltellacci, Alexandre e Nicola Benois, Pier Luigi Pizzi, Ezio Frigerio, Luciano Damiani, tutti in diverse occasioni collaboratori del regista.
GIORGIO STREHLER
Giorgio Strehler fu uno dei maggiori registi, sceneggiatori e teorici del teatro italiano. Nacque a Barcola, piccolo paesino in provincia di Trieste, il 14 agosto del 1921.
L’ambiente in cui si formò lo portò a studiare musica e a diventare uno dei registi più rappresentativi del teatro europeo. Ancora ragazzo si trasferì a Milano con la madre, studiando prima al convitto del Longone e poi al liceo Parini. Frequentò la Facoltà di Legge, ma la forte passione per il teatro lo portò a iscriversi all’Accademia dei Filodrammatici.
Con l’entrata in guerra dell’Italia fu arruolato nell’esercito. Durante il conflitto mondiale si rifugiò in Svizzera, nel campo di Murren. Qui, con poche risorse a sua disposizione, riuscì a mettere in scena, tra il 1942 e il 1945: “Assassinio nella cattedrale”, “Caligola” e “Piccola città”. Tornato in Italia decise di dedicarsi totalmente al teatro, attraverso l’attività di regista, attore e critico, scrivendo per la rivista “Momento Sera”.
Nel 1947 fondò, insieme all’amico Paolo Grassi, il “Piccolo Teatro della Città di Milano”, che fu il primo teatro stabile pubblico italiano. L’opera inaugurale fu “L’albergo dei poveri” di Maksim Gor’kij, nella quale Strehler decise di recitare nel ruolo del ciabattino. Contemporaneamente alla fondazione del “Piccolo di Milano”, Strehler diresse anche, alla Scala, la sua prima opera: la “Traviata”, di Giuseppe Verdi che ottenne un grandissimo successo.
Da quel momento il regista decise di dedicarsi prevalentemente alla messa in scena di alcune delle maggiori opere, oggi appartenenti alla storia teatrale e registica, in particolare quelle di William Shakespeare, Carlo Goldoni, Luigi Pirandello, Anton Cechov, Bertolt Brecht e Eduardo De Filippo. Nel 1968 fondò un gruppo teatrale: “Il Teatro Azione”, realizzando qualche spettacolo, per poi tornare a lavorare esclusivamente per il Piccolo.
Oltre alle attività legate al teatro, Strehler ebbe anche modo di lavorare in politica come senatore della Repubblica Italiana ed euro-parlamentare per il Partito Socialista. Il regista, attore e critico, morì il 25 dicembre 1997, a Lugano, lasciando al mondo una grande eredità artistica e culturale.
GLI AMICI DELLA SCALA
L’Associazione Amici della Scala contribuisce all’arricchimento del patrimonio del teatro con opere di restauro e con la pubblicazione di preziose monografie, grazie al supporto di grandi personalità della cultura, dell’arte e della vita civile. Ha inoltre partecipato alla formazione dell’Orchestra Filarmonica della Scala. In quarant’anni di attività ha pubblicato 119 libri dedicati alla storia della musica e al teatro: un vasto catalogo, punto di riferimento per studiosi e ricercatori di tutto il mondo.
www.amicidellascala.it Comunicato Stampa Corriere Cultura
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