FONDAZIONE PESENTI ETS

Lella Costa e Carlo Petrini a Molte Fedi 2017

Sabato 14 ottobre – Coltivare Futuro. Beati quelli che abiteranno la terra è il titolo dell’intervento dell’attrice Lella Costa e di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, per la nona edizione di Molte Fedi sotto lo stesso Cielo, con il supporto di Fondazione Pesenti, presso la Chiesa di San Giorgio, Almenno San Salvatore.
 
 
Un appuntamento organizzato in occasione del G7 dell’agricoltura che si è tenuto a Bergamo negli stessi giorni, con l’intento di mostrare lo sviluppo socio-culturale e la globalizzazione sotto un altro occhio, quello della gastronomia.

 
 
 
 


 

Avere a cuore oggi il creato è questione fondamentale del nostro tempo, forse la più importante, forse la meno avvertita dalla politica e la meno sentita da un’umanità troppo ripiegata su di sé, ma avere cura dell’ambiente è avere cura degli uomini e delle donne che la abitano e ne sono custodi.

 


 

Lella Costa è una delle più amate autrici e attrici italiane, prediletta dal pubblico di Molte Fedi. La sua carriera, segnata da forte impegno civile, l’ha portata sui principali palchi italiani. Sostenitrice da sempre di Slow Food, nel 2014 ha scritto per Slow Food Editore “Minestrine”, per celebrare, attraverso il racconto, un piatto democratico di grande forza evocativa e consolatoria.

 


 

Carlo Petrini è il fondatore del movimento culturale Slow Food, associazione internazionale no-profit che promuove un nuovo modello alimentare rispettoso di ambiente, tradizioni, identità culturali. Nel 2004 ha ricevuto l’Ordine al merito della Repubblica Italiana e nel 2016 è divenuto Ambasciatore Speciale della FAO in Europa per Fame Zero.

 
 


www.moltefedi.it

 
 

 
 


 
 

Lella Costa per Molte Fedi 2017 modera l’intervento “Coltivare Futuro. Beati quelli che abiteranno la terra”

 
 


 
 

Carlo Petrini, fondatore di Slow Food per la nona edizione di Molte Fedi sotto lo stesso Cielo, con il supporto di Fondazione Pesenti, presso la Chiesa di San Giorgio, Almenno San Salvatore, foto di Clara Mammana